mercoledì 12 settembre 2012

Caseata


È l'antenata delle cassatine di Pasqua iblee e della cassata alla siciliana, chiamata dai greci placentam assunse poi il nome latino di caseata da caseum (formaggio), ecco la ricetta recuperata da un ricettario di epoca romana.

Ingredienti
4 fogli di pasta fillo
250 g di ricotta
300 g di miele di timo
250 g di burro
q.b di uva sultanina
q.b. di semi di coriandolo
q.b. di bacche di terebinto o pistacchi

Preparazione
Si prepara la pasta fillo e la si stende in fogli sottili; si prepara una miscela in parti uguali di burro e miele di timo scaldati.
Si addolcisce la ricotta con il miele e si aggiunge uva sultanina, coriandolo e terebinto (bacche, si possono sostituire con il pistacchio) sminuzzati o passati al cutter.
Con un foglio di pasta fillo si fodera una teglia da forno (preferibilmente circolare) unta lasciando fuoriuscire la parte in eccesso, si spennella con la miscela di burro e miele e si farcisce con la ricotta. Si pone sopra un altro foglio di pasta fillo (semicotta in forno perché a contatto con la ricotta) , tagliato alla stessa grandezza della teglia, che va spennellato e farcito con la ricotta.
Si ripete il procedimento fino a riempire la teglia (si fanno almeno tre strati, di cui l’ultimo anche più abbondante), l’ultimo foglio di pasta va solo spennellato e ricoperto con i lembi dello strato di base, quindi va praticato un taglio a croce al centro aprendone le punte e attaccandole con il miele per sfiatare, quindi si spennella la superficie. Si inforna a 180 °C per circa 20’.
Sfornata,  ungere nuovamente con miele e burro, quindi fare raffreddare, tagliare e servire.

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