È l'antenata delle cassatine di Pasqua iblee e della cassata alla siciliana, chiamata dai greci placentam assunse poi il nome latino di caseata da caseum (formaggio), ecco la ricetta recuperata da un ricettario di epoca romana.
Ingredienti
4 fogli di pasta fillo
250 g di ricotta
300 g di miele di timo
250 g di burro
q.b di uva sultanina
q.b. di semi di coriandolo
q.b. di bacche di terebinto o pistacchi
Preparazione
Si prepara la pasta fillo e la si stende in fogli sottili;
si prepara una miscela in parti uguali di burro e miele di timo scaldati.
Si addolcisce la ricotta con il
miele e si aggiunge uva sultanina, coriandolo e terebinto (bacche, si possono
sostituire con il pistacchio) sminuzzati o passati al cutter.
Con un foglio di pasta fillo si
fodera una teglia da forno (preferibilmente circolare) unta lasciando
fuoriuscire la parte in eccesso, si spennella con la miscela di burro e miele e
si farcisce con la ricotta. Si pone sopra un altro foglio di pasta fillo (semicotta
in forno perché a contatto con la ricotta) , tagliato alla stessa grandezza
della teglia, che va spennellato e farcito con la ricotta.
Si ripete il procedimento fino a
riempire la teglia (si fanno almeno tre strati, di cui l’ultimo anche più abbondante),
l’ultimo foglio di pasta va solo spennellato e ricoperto con i lembi dello
strato di base, quindi va praticato un taglio a croce al centro aprendone le
punte e attaccandole con il miele per sfiatare, quindi si spennella la
superficie. Si inforna a 180 °C per circa 20’.
Sfornata, ungere
nuovamente con miele e burro, quindi fare raffreddare, tagliare e servire.
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